È facile narrare il presente, ciò che accade davanti ai nostri occhi, il difficile è capire che cosa significa, se somiglia a qualcosa già visto in passato. Quanto si somigliano eventi che stanno dividendo il mondo in aree di influenza? E quanto, negli ultimi anni, il nostro sguardo impigrito, o superbo, non ha saputo cogliere i cambiamenti? Cominciamo a spiegare qualcosa, abituiamo i nostri figli alla complessità del mondo. Francesca Mannocchi ha il coraggio di parlare di guerra in un modo diverso. Non solo elencando le bombe, i missili e morti, ma cercando, oltre la linea del fuoco, il vissuto della gente comune, bambini, rifugiati, comunità che subiscono la guerra senza averla voluta. Ed è questo il carattere speciale della sua testimonianza. Spiega che spesso restiamo incastrati nella cronaca dell’eccidio, del combattimento, e rischiamo di non comprenderne il senso. Si è messa alla prova su molti fronti, su quello pubblico, come reporter di guerra, documentando i conflitti nelle zone calde del mondo e su quello privato, raccontando la sclerosi multipla che l’ha colpita. Ma non c’è solo questo.
Francesca Mannocchi è nata a Roma nel 1981, è una giornalista e scrittrice italiana nota per il suo lavoro come reporter di guerra e per le inchieste sui diritti umani, migrazioni e conflitti.